La giovane Mara si trasferisce a Ferrara con l’aspirazione di diventare una grande violoncellista. Frequenta il corso di un maestro dai metodi poco convenzionali, che non sopporta. Un lutto la fa cadere in profonda crisi: decide di abbandonare gli studi e di isolarsi, esercitandosi continuamente. Sceglie di vivere con soli 100 oggetti in una lenta e inesorabile autodistruzione. Con la musica cattura i momenti effimeri della bellezza per riportarli in una composizione rivoluzionaria e geniale.