Non c'è più niente da fare, un titolo, una profezia. Una compagnia di teatro amatoriale si riunisce per mettere in scena "La cavalleria rusticana", un omaggio a Verga, alla sua Sicilia e a compare Turiddu. Nonché alla lirica di Pietro Mascagni, livornese come la compagnia dei perseveranti, allegramente composta - si fa per dire - da una commessa di supermercato, un avvocato, due pensionati e un artista dalle tasche vuote. Un gruppo coeso in lotta contro il temibile Baiocchi, un imprenditore bamboccione che vorrebbe far chiudere i battenti al teatro per sostituirlo con la filiale di una banca.